Ho deciso di farvi un piccolo regalo; siete miei amici, con alcuni di voi ci conosco personalmente, con altri solo virtualmente grazie alle presentazioni virtuali dei libri o durante il viaggio virtuale che abbiamo fatto nella Route 66.
Un piccolo regalo per portarvi in viaggio lungo la Route 66, un estratto del libro dedicato alla Route 66, una giornata di viaggio alla scoperta di un tratto estremamente emozionante della strada più famosa del mondo!
Una parte del viaggio da St. Louis a Joplin,
455km di pura emozione
Oggi siamo arrivati a Joplin (Missouri), dopo una lunga tappa sulla Route 66.
Abbiamo incontrato luoghi storici, motociclisti e personaggi legati alla Mother Road, come Gary, proprietario della “Gary’s Gay Parita”, un personaggio unico con il quale abbiamo chiacchierato a lungo e di cui manterremo per sempre un affettuoso ricordo.
È incredibile come questa strada e le persone che ci vivono possano riempirti il cuore di emozioni!
Come previsto, uscire da St. Louis non è stato facile: imboccata la Highway a causa del traffico cittadino, è impossibile iniziare il viaggio sulla Route 66, come invece speravamo, ma dopo poche miglia abbandoniamo la Highway alla prima occasione perché il nostro scopo è quello di percorrere la Route 66 non le veloci Highway Americane.
Ci rendiamo subito conto che il panorama non è più pianeggiante e ampiamente coltivato come in Illinois; il Missouri risulta essere uno stato più verde e leggermente collinare.
Sono proprio alcune colline a rendere famoso questo territorio: infatti nei monti Ozark sono presenti le Meramec Caverns (1135 Hwy W, Sullivan, MO) famose per essere state il nascondiglio di Jesse James. Le caverne sono visitabili ma noi decidiamo di proseguire perché oggi ci aspetta una lunga tappa e non possiamo permetterci di perdere minuti preziosi; d’altronde per noi l’attrazione principale di questo viaggio è la Route 66!
In questa zona la Mother Road attraversa piccolo paesini che hanno poco da offrire, a parte il panorama mozzafiato della Natura. La prima cittadina degna di nota è CUBA, famosa per i tanti murales che raccontano la storia della Route 66 e della guerra civile, è sede del Wagon Wheel Motel, storico edificio della Route 66. In uscita dalla città c’è una tappa obbligatoria, il Fanning Outpost General Store (5957 Highway Cuba) store, con annessa la più grande sedia a dondolo del mondo! Un monumento insolito, ma può essere una buona tappa per fare qualche foto e visitare l’annesso store.
Proseguiamo sotto uno splendido cielo azzurro che ci accompagnerà più o meno per tutto il viaggio. Pochi chilometri ed arriviamo LEBANON, dove ci fermiamo per ammirare il Munger Moss Motel (1336 E Route 66 ) con la sua famosissima insegna, una delle più fotografate e legate al mito della Route66. Proseguiamo verso SRINGFIELD, attraversando tratti poco abitati, ma del resto la vera attrazione, come già detto, è la Route 66 che qui offre un’esperienza davvero ravvicinata perché c’è solo lei e tutta la natura intorno.
Giungiamo nuovamente a Springfield. Non siamo matti e non siamo tornati indietro, semplicemente negli USA esistono molte cittadine che si chiamano Springfield e, se questo può generare confusione, basta capire in quale stato siamo per rendersi conto di non aver sbagliato direzione.
Qui ci sono due alberghi degni di nota, ovvero il Rest Haven (2000 East Kearney Street ) ed il Rail Haven (203 South Glenstone Avenue), famoso per essere stato l’hotel dove il leggendario Elvis soggiornò nel ’56.
Tutti e due sono ben tenuti e ristrutturati; degno di nota è sopratutto il Rail Haven, in quanto alcune macchine storiche parcheggiate fuori dalle camere rendono il tutto ancora più affascinante.
Notevoli anche il Gillioz Theatre (325 Park Central East), nel centro città, e la Rock Fountain Court (2400 West College St), un maestoso agglomerato di casette rivestite in pietra.
Un altro posto incredibile, sempre a Springfield, è il Bass Pro Shop (1935 S. Campbell), il mega store di caccia e pesca, camping e vita all’aperto più grande del mondo. Merita sicuramente una visita, se avete tempo; noi odiamo la caccia e la pesca e ci limitiamo a visitare aree più idonee ai nostri interessi. Sembra di essere a Disneyland per quanto è tutto curato, comprese scenografie studiate appositamente per il negozio: ci sono cascate, acquari e ricostruzioni rupestri.
Proseguiamo in direzione Joplin senza perdere altro tempo perché sapevamo già che avremmo incontrato per strada qualcosa di unico. Ed infatti, arrivati davanti al Gary’s Gay Parita (21118 Old 66 – Ash Grove), parcheggiamo per fare qualche foto e visitare quella che, secondo molti, è una delle stazioni di servizio tra le più belle di tutta la Route 66 perché è rimasta intatta dall’epoca d’oro con memorabilia ed auto storiche, ma la cosa che fa la differenza è il mitico Gary, un arzillo vecchietto che ci accoglie con una dolcezza unica.
Ci fermiamo a parlare con lui per un sacco di tempo, seduti sul dondolo fuori dallo store; ci offre da bere e si presta a farsi fotografare insieme a noi; è una persona speciale e lo si capisce subito.
I suoi racconti a proposito dell’epoca d’oro della Route 66 sono incredibilmente affascinanti e ci fanno capire quanto abbia amato la sua stazione di servizio e quanto la ami anche adesso che è poco più di un negozio di memorabilia. Un’esperienza fantastica per noi, la ricorderemo per tutta la vita! Purtroppo Gary è venuto a mancare il 23 Gennaio 2015, ma spero che la sua gas station continui a vivere perché è un monumento della Route 66 e perché è giusto che il suo ricordo viva. Durante la scrittura del diario di viaggio ho avuto l’occasione di contattare il figlio, che sta portando avanti la passione del padre insieme a sua sorella:
“Gary’s Gay Parita
La stazione di servizio originale, che era gestita da Fred & Gay Mason, è stata costruita nel 1930 e distrutta da un incendio nel 1955.
E’ stata ripresa nel 2004 da Gary Turner; negli ultimi 10 anni di vita di Gary ha permesso a tutti i visitatori della Route 66 di godere della visita della stazione, dando loro informazioni per la visita di altri fantastici luoghi lungo la Mother Road.
Con i visitatori che vanno e vengono, è una grande cosa quella che Gary ha messo insieme affinché le generazioni future e tutti gli amici personali possano venire a rivivere lo spirito originale della Route 66, come direbbe lui “Friends for Life”, Route 66 un’avventura attraverso il tempo e la storia.
Con un semplice sguardo intorno alla stazione, si torna immediatamente indietro nel tempo, a un’epoca in cui le cose erano molto più semplici rispetto al ritmo frenetico di oggi, rendendo vivi i ricordi di un tempo con le pompe di benzina Mae-West e tutti i manufatti originali di quel periodo, in modo che tutti possano goderne ed apprezzarle.
Come molti possono confermare, una volta che avete incontrato Gary, questo diventerà immediatamente il vostro “amico per la vita”, anche perché vi avrà fornito importanti informazioni per guidarvi alla prossima destinazione ed attrazione, quindi sarà non sono il vostro amico per il viaggio lungo la “Mother Road” ma per tutta la vita.
Purtroppo Gary & sua moglie Lena sono venuti a mancare nel 2015. I visitatori provenienti da tutto il mondo si fermano a rendere omaggio a loro, non solo per quello che avevano fatto ma per quello che hanno lasciato dietro di sé; un pezzo di Route 66 sia per la vecchia generazione che per i più giovani.
Steve, Gary’s son”
Poco più avanti ci fermiamo per visitare la cittadina di CARTHAGE con il suo bellissimo Palazzo di giustizia (302 S Main St) nella piazza centrale e poco più avanti il mitico 66 Drive-In (17231 Old Route 66 Blvd ), costruito durante il periodo d’oro della Route 66 e rimasto in attività fino al 1985; nel 1998 è stato ristrutturato e riaperto ed inserito nel National Register of Historic Places nel 2003. Sembra di essere dentro Happy Days o Grease per quanto è affascinante questo posto.
Un altro luogo da visitare qui a Carthage è il Boots Motel (107 S Garrison Ave), un motel famoso tutt’oggi per chi vuole rivivere l’atmosfera degli anni ’40 e ’50; le camere sono le stesse dell’epoca, ristrutturate sì ma senza nessun oggetto tecnologico; in camera niente TV, ma solo una vecchia radio; insomma, se volete tornare indietro nel tempo, proiettandovi dentro un vecchio film in BN, è il posto adatto!
Giungiamo a JOPLIN in tarda serata, mentre il sole tramonta e devo dire che è molto fastidioso averlo dritto negli occhi mentre si guida in macchina, ma da qui in poi sarà una caratteristica che si ripeterà tutte le sere, mentre arriviamo alla meta finale del giorno.
Joplin è l’ultima cittadina prima di entrare in Kansas e la mattina successiva presto inizieremo il viaggio verso Galena.
BUON VIAGGIO OVUNQUE LA VITA VI PORTI!
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