C’è una cosa che più di tutte rimane nel cuore di chi fa un viaggio nella Route 66, è qualcosa che va ben oltre l’esperienza di viaggio e l’emozione di trovarsi sopra a un mito, sopra la strada più famosa del mondo.
Personaggi
Sono le persone che con le loro storie hanno resto grande la Mother Road, storie che si tramandano di generazione in generazione, storie che sono incise sull’asfalto di questa strada.
Esistono un’infinità di aneddoti curiosi, di personaggi e storie che hanno reso famosa questa strada; l’uomo più tatuato del mondo solo con tattoo made in Route 66, l’angelo della Mother Road che grazie alla sua forza ha permesso a questo nastro di asfalto di continuare a vivere nonostante sia stato ufficialmente cancellato nel 1985.
Nomi come Al Capone, Jesse James, Elvis Presley, che hanno vissuto parte della loro vita nelle cittadine e nei motel, adesso leggendari.
Ma ce ne sono altri all’apparenza meno conosciuti, ma amati da tutti i viaggiatori della Route 66; Harley Annabelle, Ron Jones, Jerry Mcclanahan, Angel Delgadillo e molti altri…
Curiosità
Si deve a questa strada la nascita delle stazioni di servizio come le conosciamo oggi, della prima pompa di benzina, del primo parchimetro, dei Diner anni ’50 tanto amati da chi come me è cresciuto guardando happy days o leggendo libri scritti nel periodo della bit generation.
Fare un viaggio nella Route 66 è come tornare indietro nel tempo, è come fare un viaggio infinito all’interno di un museo a cielo aperto, è come vivere emozioni a ogni curva.
Il mio libro
Dopo il mio primo viaggio, non è un caso che abbia deciso di raccontare tutto in un libro in vendita su Amazon che ha avuto un successo inaspettato e che ha inevitabilmente ha cambiato la mia vita, “Route 66 il mito americano“.
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