Durante i due road trip che ho fatto su suolo americano nel 2022, ho avuto la possibilità di portare in valigia con me un obiettivo grandangolare tra i più interessanti del mercato; il Sony SEL-14F18GM.
Sony mi ha concesso di utilizzarlo per questi viaggi e raccontare così la mia esperienza. Senza dilungarmi su tecnicismi e comparazioni, nel web ce ne sono un’infinità, mi sono concentrato sull’uso giornaliero e sulla resa fotografica. Ve ne condivido comunque una qui sotto.
Ringrazio Sony per questa possibilità e per aver testato una lente così interessante. Obiettivo compatto, ben costruito, leggero e perfettamente bilanciato.
Vi dico subito che me ne sono innamorato e sono rimasto davvero sorpreso dalla resa sopratutto se paragonato con le mie abituali ottiche grandangolari.
Il mio corredo abituale da viaggio comprende un grandangolare 17-24 e uno zoom tutto fare 24-200, amo la fotografica di paesaggio e la possibilità di scattare con un 14mm così luminoso, apertura massima 1.8, mi è sembrata davvero interessante.
L’ottica è compatta e leggera considerando la qualità (460 grammi alla bilancia), presenta comandi pratici come l’apertura del diaframma regolabile direttamente sull’ottica alla vecchia maniera (a scatti o lineare a seconda di come viene impostato lo switch sull’obiettivo), un tasto configurabile e uno switch AF/MF.
Ho usato questo obiettivo in varie situazioni e anche se non è possibile montare filtri, si è dimostrato estremamente versatile. Il polarizzatore è sempre montato sulle mie ottiche e i dubbi che avevo sull’impossibilità di montarlo nel Sony SEL-14F18GM sono svaniti appena visti gli scatti in situazioni di estrema luminosità o con cielo nuvoloso.
È presente la possibilità di mettere un filtro tra obiettivo e macchina fotografica (è fornito un template per ritagliarlo perfettamente), ma ovviamente dimentichiamoci il polarizzatore.
Ovvio che la mancanza del polarizzatore in molte situazioni si sente, ma la qualità del risultato finale sulle fotografie di paesaggio è notevole e rende quest’ottica una scelta azzeccata per gli appassionati di fotografica paesaggistica.
La definizione sui bordi colpisce per quanto sia marcata e la pressoché assenza di aberrazioni cromatiche e riflessi impossibili da gestire, fa presto dimenticare che ci trova tra le mani un’ottica da 14 mm. così ampia.
Ghost e flare praticamente inesistenti se non in situazioni estreme e comunque, almeno nel mio caso, sempre gestibili.
Già a f/1,8 la resa è buona, a f/3,2 si ottiene la massima nitidezza che si mantiene buona fino a f/8.
Autofocus veloce, silenzioso e perfetto.
La difficoltà sta solo nella scelta della composizione che si sta realizzando; con così tante cose nell’inquadratura bisogna giocare con luce e oggetti inquadrati per limitare la distrazione dell’osservatore e riempire comunque la scena con oggetti interessanti.
Il grandangolo è molto ampio e non sempre è utilizzabile con semplicità, dipende molto dalla situazione e dal panorama che si ha difronte; ma se si riesce a inquadrare lo sfondo e un oggetto in primo piano, oppure concentrare l’attenzione dell’osservatore dove si vuole che cada, il risultato è garantito.
L’ho usato con successo anche in situazioni non ottimali e per fotografie di strada.
Con la mia Sony alpha 7IV si trova perfettamente a suo agio, come lo sono del resto tutte le ottiche del marchio giapponese serie G-Master. Il meglio che si possa desiderare.
Obiettivo promosso a pieni voti, con ampie possibilità di utilizzo e qualità impeccabile.
L’unico consiglio che mi sento di darvi, è quello di usarlo nel modo corretto con inquadrature pensate per un così ampio grandangolo.
Qui sotto il link per acquistarlo su Amazon, si tratta di un obiettivo di fascia alta offerto comunque a un prezzo ragionevole.
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